Mentre gli studenti della Belton University imparano a navigare nel mondo della musica, scoprono l'amicizia, la forza d'animo e l'amore in una varietà di modi.
Brandon strinse le sue grosse dita attorno allo spesso manico del suo basso verticale di due metri. Diede un'occhiata all'orologio sulla parete posteriore della sala da concerto. Finirà mai questa prova? Mancano ancora venti minuti alla pausa. Sospirò.
Il direttore d'orchestra, un uomo sulla trentina vestito con una camicia abbottonata, agitava le braccia con perfetta precisione davanti alla sezione dei violini. Come sempre, i violinisti sfrecciavano in melodie eccitanti mentre Brandon suonava linee di basso ripetitive. Questo è quello che succede quando si sceglie il basso nell'orchestra delle scuole medie.
READ MOREIn quel periodo della sua vita, voleva un hobby che lo tenesse lontano da casa il più a lungo possibile. Il suo io dodicenne non avrebbe mai immaginato che sarebbe finito a studiare musica alla Belton University. Un ragazzo rilassato e alla mano, non si era mai identificato completamente con gli "orchi idioti" delle altre sezioni dell'orchestra. Eppure, sette anni dopo, era seduto qui, appollaiato su uno sgabello su un palco di lusso, al secondo anno di università.
Brandon diede un'occhiata allo spartito di fronte a lui. Diverse misure di pausa attraversavano la pagina. Appoggiò l'arco sul leggio e si passò una mano tra i capelli castani arruffati. Il terzo movimento dell'Ottava Sinfonia di Dvorak gli riempì le orecchie. Il compositore del diciannovesimo secolo possedeva un talento per le belle linee melodiche. Se solo ne avesse condivise di più con gli archi inferiori.
Dopo che il movimento si concluse, il direttore d'orchestra si asciugò la fronte e fece un gesto alla sezione degli ottoni. Brandon scattò sull'attenti quando gli squilli di tromba perforarono l'aria. Nessuna possibilità di sonnecchiare durante questo movimento. Strizzò gli occhi alle note sulla pagina. Dvorak aveva finalmente dato la melodia agli archi bassi. È ora di concentrarsi.
Il suo strumento cantava mentre faceva scorrere l'arco sulle corde. Quando l'intensità della musica aumentava, Brandon aumentava la pressione sull'arco. Che emozione! Fece passare il suo ultimo colpo con un gesto florido.
Si accasciò più in basso sullo sgabello. Un nuovo suono lo fece tornare sull'attenti, questa volta non uno squillo di tromba, ma il dolce canto di un flauto. Il suo sguardo si spostò verso i fiati. Un brivido di eccitazione gli percorse la schiena. Una ragazza snella dai capelli ondulati e bruni teneva un flauto sulle labbra rosee. Gli occhi castani brillavano dietro i piccoli occhiali appollaiati sul suo naso vivace.
Brandon deglutì. Stupefacente come la musica che suonava, l'assolo della flautista si librava sopra l'orchestra come un uccello sopra le pianure del Midwest. Come aveva fatto a non notarla prima? E come poteva attirare la sua attenzione?
COLLAPSEDevon Carpenter Arpista, Insegnante / Proprietario wrote:Come cantante da una vita e performer professionista ho amato la serie di racconti di Ashley Rescot The Chronicles of Music Majors. Il suo stile di scrittura descrittivo e i suoi personaggi interessanti mi hanno coinvolto completamente. Infatti, sono rimasta delusa quando la storia è finita! Volevo di più! Ho amato particolarmente i racconti "Christmas Glee Club" e "Get a Händel on It". Queste due storie in particolare dovrebbero ricordare con affetto chiunque abbia mai partecipato ad un coro o ad un concerto d'orchestra al liceo.
Mi è piaciuto molto leggere queste storie! Tante esperienze che sono universali per gli studenti del college, che scoprono la vita e l'amore nel mezzo dei loro studi musicali. Ognuno di essi ha l'equilibrio di sviluppare i personaggi e le situazioni entro i confini strutturali di un racconto breve. Ben fatto!